MARLA #1.22 - CATTIVI PROPOSITI
Marla è il magazine di info.nodes, organizzazione no profit attiva dal 2020, costituita da un gruppo di persone che credono in una società libera, aperta, dove ingiustizie e ineguaglianze sono contrastate da una cittadinanza attiva.
Per questo promuoviamo il lavoro di giornalisti di inchiesta, attivisti, civic technologists e di chiunque condivida la nostra visione.
Per ricevere i prossimi numeri del magazine e i collage di copertina completi, iscriviti qui:
Art works
In copertina e altrove: particolare di «V.»
Per ricevere il collage completo abbonati gratuitamente a MARLA.
Playlist
Mentre sfogli questo numero ti suggeriamo di ascoltare
INTRO
Andrà tutto bene, i problemi si risolveranno, le fratture si ricomporranno.
O forse no, nulla andrà bene se non accogliamo e mettiamo in pratica un pensiero radicale.
Non è più tempo di riformare e regolamentare: l’unica opzione percorribile è distruggere e ricostruire.
L’idea di poter regolamentare mostri come mercati, finanza, multinazionali delle piattaforme, è tanto ingenua quanto chi la propone.
Mercati, finanza, piattaforme, sono idoli pagani: devono essere uccisi, non possono essere addomesticati.
Mangiare i funghi velenosi a piccoli morsi non salva dall’avvelenamento, al massimo ne rallenta gli effetti e aiuta il corpo ad abituarsi a convivere con il veleno.
Le decisioni che devono essere prese oggi per il domani non possono essere moderate, equilibrate, rassicuranti, ma al contrario spiazzanti e radicali.
Mercati, finanza, piattaforme sono idoli che servono e nascondono la vera divinità: il capitalismo, che al contrario dei suoi detrattori non si è fatto problemi a radicalizzarsi. Anzi, è riuscito a normalizzare la sua radicalizzazione senza che nemmeno ce ne accorgessimo.
L’unica soluzione non può che passare dal depotenziamento di chi ha mezzi e risorse, dal trasferimento di potere da chi lo possiede a chi non ne ha, non per creare nuovo potere, ma per distruggerlo.
Buon anno nuovo.
d.d.m.
.
LIBERTÀ E DIRITTI
Dopo 96 proposte di legge affondate dal Parlamento negli ultimi 46 anni, il 12 gennaio 2022 la Camera dei Deputati ha finalmente approvato una legge sul lobbying con 339 favorevoli, 49 astenuti e 0 contrari. Un momento storico, ma come sottolinea The Good Lobby Italia, organizzazione che coordina la campagna Lobbying4Change, la proposta approvata presenta diverse lacune. Tra queste: l’esclusione di Confindustria e dei sindacati dagli obblighi di trasparenza e una debolissima previsione sulle “porte girevoli” che lascerebbe liberi i parlamentari di passare immediatamente dai palazzi romani agli uffici delle grandi aziende.
*
Amnesty International
prende posizione
sulle misure adottate dal governo italiano per combattere il Covid-19. In particolare “per quanto riguarda il Green Pass rafforzato recentemente approvato, deve trattarsi di un dispositivo limitato nel tempo e il governo deve continuare a garantire che l’intera popolazione possa godere dei suoi diritti fondamentali, come il diritto all’istruzione, al lavoro e alle cure, con particolare attenzione ai pazienti non-Covid che hanno bisogno di interventi urgenti e non devono essere penalizzati”.
*
Dalla ricerca
"Tecnologie per il controllo delle frontiere in Italia. Identificazione, riconoscimento facciale e finanziamenti europei"
pubblicata da Hermes Center emerge come le procedure di identificazione e categorizzazione dei migranti, rifugiati o richiedenti asilo facciano ampio utilizzo di dati biometrici. Se quello delle tecnologie del controllo, per fortuna, è un tema ormai riconosciuto come centrale, almeno da chi come noi si batte per una società più libera e giusta, non lo è altrettanto l’impatto che queste stesse tecnologie hanno sui più deboli, gli emarginati, gli ultimi. Per questo motivo i ricercatori di Hermes Center, e noi con loro, sperano che le associazioni comincino a interrogarsi sui dispositivi che reiterano e automatizzano il controllo sui corpi di migranti, rifugiati e richiedenti asilo, problema che del settore è già di per sé tristemente caratterizzante.
*
Privacy Network ha presentato il primo Osservatorio Amministrazione Automatizzata, che avrà il compito di tracciare e osservare gli algoritmi che la pubblica amministrazione impiega per automatizzare le decisioni relative a settori come il lavoro, la finanza, la sanità, la scuola, la sicurezza. L’Osservatorio vuole essere uno strumento di libertà e democrazia nelle mani della collettività: cittadini, ricerca e amministrazioni comprese. Dopo i casi di Helsinki, Nantes, Amsterdam, Antibes e Lione anche i cittadini italiani per la prima volta possono finalmente tenere traccia degli algoritmi utilizzati dalla pubblica amministrazione o dei processi automatizzati a cui molte persone sono sottoposte sul territorio italiano tramite un osservatorio pubblico.
*
Rimanendo in tema di sorveglianza, attraverso documenti ricevuti da richieste di accesso civico agli atti o disponibili in rete e relativi agli appalti per la sicurezza, Wired ha mappato le
telecamere cinesi utilizzate in uffici e luoghi pubblici d'Italia. Sono almeno 2.430 le telecamere di Hikvision e Dahua collocate in uffici e spazi pubblici in Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Il censimento di Wired fotografa la diffusione a tutti i livelli dei sistemi di videosorveglianza made in China. Sistemi tecnologicamente avanzati e con un buon rapporto qualità-prezzo, ma finiti nell’occhio degli apparati di sicurezza dei governi per la contiguità tra i due campioni del Dragone, Hikvision e Dahua, e Pechino, che attraverso sue controllate ha partecipazioni nelle due aziende, considerate tra i principali operatori del settore a livello globale.
EMERGENZA CLIMATICA
Come riporta Greenreport.it, secondo lo studio “Impacts of permafrost degradation on infrastructure”, pubblicato su Nature Reviews Earth & Environment da un team internazionale di ricercatori, «Il riscaldamento e il disgelo del permafrost ricco di ghiaccio rappresentano una minaccia considerevole per l’integrità delle infrastrutture polari e di alta quota, mettendo a loro volta in pericolo lo sviluppo sostenibile». I danni alle infrastrutture osservati sono sostanziali: fino all’80% degli edifici danneggiati in alcune città russe e circa il 30% delle strade nell’altopiano del Qinghai-Tibet.
*
Un rapporto di Greenpeace ha svelato che nel 2021 circa due terzi della spesa italiana per le missioni militari sono destinati a operazioni a tutela di gas e petrolio, quasi 800 milioni di euro. Dalla Guinea alla Libia, al Mozambico. Così si aggrava la crisi climatica con risorse pubbliche
Come commenta Sofia Basso su Sbilanciamoci “I contribuenti italiani si trovano, di fatto, a pagare una quota della sicurezza delle infrastrutture Eni, nonostante la stessa compagnia dichiari ai suoi azionisti che “la tutela della sicurezza di persone e asset è responsabilità aziendale”. Sommando tutte le missioni militari con compiti “fossili” – più i costi di supporto – si arriva a un totale di 797 milioni per il 2021, 560 milioni per il 2020, 525 milioni per il 2019 e 568 milioni per il 2018”.
*
Si chiamano voli fantasma e sono aerei di linea che in queste settimane stanno continuando a volare anche se vuoti o con pochi passeggeri a bordo. Se le compagnie optassero per lo stop rischierebbero di perdere determinati slot assegnati negli aeroporti. A stabilirlo, racconta
SkyTg24, una regola molto chiara: una compagnia aerea deve far decollare e atterrare i propri aerei, anche se vuoti o con pochissimi passeggeri per poter continuare ad operare in gran parte degli aeroporti europei. Proprio come sta accadendo in questo periodo.
Una vera follia, considerando che come spiegava Cristina Da Rold su Info Data, il settore produce il 2% circa delle emissioni di CO2 prodotte dall’attività umana globalmente, il 3% se si considera il continente europeo.
Insomma, si va verso la transizione verde, ma in aereo.
*
Se inquinare il nostro pianeta non ci basta, tranquilli, abbiamo tutto lo spazio a disposizione. Come scrive Andrea Daniele Signorelli su
Domani
sono 27mila i rifiuti spaziali monitorati dalle agenzie specializzate, che più volte hanno costretto l’equipaggio della ISS a rifugiarsi e incrociare le dita. A causa del proliferare di satelliti e oggetti spaziali, centinaia di migliaia di detriti vagano nell’orbita bassa, mettendo in pericolo la Stazione spaziale internazionale e non solo: è giunto il momento di ripulire il cosmo. Altrimenti non avremo più spazio nello spazio.
FACTS ARE FACTS.
FICTION IS FICTION.
Il patrimonio netto dei 10 miliardari più ricchi è più che raddoppiato (+119%), in termini reali, dall’inizio della pandemia, superando il valore aggregato di 1.500 miliardi di dollari, oltre 6 volte lo stock di ricchezza netta del 40% più povero, in termini patrimoniali, dei cittadini adulti di tutto il mondo. (Oxfam)
Due terzi dei 180 paesi presi in esame dal CPI 2021, l’indice di percezione della corruzione, non raggiungono la sufficienza. Il voto medio a livello globale è di appena 43 su 100. (Transparency International)
La vasta maggioranza degli esseri umani vive in stato di povertà. Ben 4 miliardi di persone sono costrette a vivere con meno di 6,70 dollari al giorno. (Our World in Data)
Più di un terzo della superficie terrestre del mondo e quasi il 75% delle risorse di acqua dolce sono ora destinate alla produzione di colture o bestiame e circa 1 milione di specie animali e vegetali, come non si era mai verificato nella storia dell’umanità, rischiano l’estinzione. (WWF)
In Italia ci sono almeno 15 ospedali con il 100% di ginecologi obiettori di coscienza: si trovano in Lombardia, Liguria, Piemonte, Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Basilicata, Campania e Puglia. (Il Post)
Le stragi di massa con armi da fuoco, negli Stati Uniti sono un evento quasi quotidiano: nel 2015 ce ne sono state 330, nel 2016 379 e nel 2017 346. Ma il loro numero è tornato a crescere nel 2019 (417) per raggiungere il massimo nell’anno della pandemia, il 2020 (578). (True numbers)