Stop Killer Robots

STOP KILLER ROBOTS

Non ci aspettavamo che una campagna internazionale per fermare i robot assassini fosse necessaria, invece è così.

Stop Killer Robots è una coalizione globale composta da oltre 180 organizzazioni non governative internazionali, regionali e nazionali e da partner accademici che lavorano in 66 paesi che chiede l'introduzione di nuove norme internazionali per garantire il mantenimento di un significativo controllo umano sull'uso della forza.


Governi e aziende stanno sviluppando sistemi d'arma con crescente autonomia e utilizzando nuove tecnologie come l'intelligenza artificiale per scopi bellici. Questi "robot assassini" potrebbero essere utilizzati nelle zone di conflitto, dalle forze di polizia e nel controllo delle frontiere. A una macchina non dovrebbe essere consentito di prendere una decisione sulla vita o sulla morte. Agiamo ora per proteggere la nostra umanità e rendere il mondo un posto più sicuro.


La tecnologia dovrebbe essere utilizzata per responsabilizzare tutte le persone, non per ridurci a stereotipi, etichette, oggetti o a un semplice schema di 1 e 0.


Con la crescente disumanizzazione digitale, la coalizione Stop Killer Robots lavora per garantire il controllo umano nell'uso della forza. La nostra campagna chiede un nuovo diritto internazionale sull'autonomia nei sistemi d'arma.

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MAN IN THE LOOP

Ricerca e sviluppo dei sistemi d'arma autonomi in Italia

Report a cura di Laura Carrer, Davide Del Monte, Andrea Daniele Signorelli.

Giugno 2023


Il settore della difesa mostra crescente interesse nel potenziale offerto dall’utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale applicati agli armamenti; ricercatori indipendenti e attivisti sono invece preoccupati per i rischi di uno scenario di guerra dominato da armi autonome e da robot killer.

“Si tratta di un terreno scivoloso, poiché si corre il rischio di far passare per accettabili armi e tecnologie militari non dotate di intelligenza artificiale, ma pur sempre in grado di portare morte e distruzione.” spiega Davide Del Monte, presidente di info.nodes “La ricerca vuole piuttosto evidenziare i problemi che lo sviluppo e l’utilizzo delle armi autonome possono causare in contesti di guerra o di tensione geopolitica, offrendo allo stesso tempo un quadro generale sulla produzione e l’adozione di questi sistemi d’arma avanzati in Italia”.

LEGGI IL REPORT

NEWS

12.09.2023 -In vista della 78esima Assemblea Generale delle Nazioni Unite abbiamo scritto al nostro Ministro degli Esteri, al Ministro della Difesa e ai Presidenti delle commissioni per la Difesa in Parlamento.


Gli abbiamo chiesto supportare le richieste della campagna Stop Killer Robots, e in particolare di fare in modo che il Governo italiano voti a favore della risoluzione della Prima Commissione, in cui si chiede al Segretario Generale delle Nazioni Unite di raccogliere le opinioni degli Stati e degli stakeholder e di presentare raccomandazioni per il cammino da seguire. 


È cruciale sostenere l'impegno internazionale e costruire un momento propizio per avviare i negoziati.


Abbiamo anche allegato un documento redatto da Stop Killer Robots in cui vengono spiegati i 5 motivi principali per cui chiediamo un urgente regolamentazione dei sistemi di armi autonomi.


LEGGI IL DOCUMENTO DI SKR

24.02.2023 - 33 stati dell'America Latina e dei Caraibi hanno lanciato un appello storico dalla regione per "la negoziazione urgente di uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sui sistemi d'arma autonomi". L’appello è il risultato di un incontro regionale di due giorni sugli impatti sociali e umanitari delle armi autonome. La conferenza è stata ospitata dal governo del Costa Rica, a San José, e ha visto la partecipazione di esperti governativi dell'America Latina e dei Caraibi, del CICR, delle agenzie delle Nazioni Unite, del mondo accademico e della società civile.


Attualmente non esiste alcuna legge internazionale che regolamenta nello specifico l'uso o lo sviluppo di armi autonome. Questa lacuna giuridica deve essere affrontata con urgenza poiché in Ucraina e in Libia è già stata segnalata la diffusione di sistemi d’arma con capacità autonome.


I colloqui diplomatici in seno alla Convenzione sulle armi convenzionali (CCW) non sono riusciti a compiere progressi significativi nello sviluppo di norme giuridiche sull'autonomia dei sistemi d'arma, nonostante quasi un decennio di discussioni. Una minoranza di stati altamente militarizzati, tra cui Stati Uniti e Russia, che già investono pesantemente nello sviluppo di tecnologie autonome, ha utilizzato il loro potere di veto all'interno della CCW per bloccare ogni progresso verso una nuova legge, nonostante oltre 80 stati sostengano la necessità di una legislazione in merito.


SCARICA IL COMUNICATO STAMPA

27.10.2022 - Per la prima volta 70 Stati di tutto il mondo hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta contro i sistemi d'arma autonomi all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Si tratta della più grande dichiarazione di gruppo interregionale mai fatta durante le discussioni delle Nazioni Unite sulla questione.


Nonostante le discussioni dell'UN CCW (la Convenzione delle Nazioni Unite su certe armi convenzionali) abbiano prodotto risultati molto poveri, se non nulli, la dichiarazione all’Assemblea Generale dimostra l'interesse di un vasto gruppo di governi verso un nuovo quadro internazionale sui sistemi d'arma autonomi.


La dichiarazione, resa a nome del gruppo dall'Ambasciatore Alexander Kmentt, Direttore del Dipartimento per il disarmo, il controllo degli armamenti e la non proliferazione dell'AMF austriaca, consolida gli elementi chiave della campagna globale Stop Killer Robots.

29.09.2022 - Stop Killer Robots alla Privacy Week

La campagna SKR è sbarcata alla Privacy Week, che si è tenuta a Milano l'ultima settimana di settembre. 

Abbiamo parlato degli obiettivi della campagna, cercando di sensibilizzare attivisti, professionisti e sorpattutto decisori politici, sul punto che riteniamo fondamentale: gli umani non possono delegare le decisioni sulla vita o la morte a macchine dotate di intelligenza artificiale. 

Non è problema di limiti tecnici.

Non è nemmeno un problema di limiti giuridici.

E' un problema di limiti etici: semplicemente noi umani non possiamo liberarci della responsabilità della guerra e della violenza. 

Se vogliamo ancora continuare a praticarla, che ricada tutta su di noi.

25.09.2022 - “Immoral code”: se a sparare sono i robot killer e l’intelligenza artificiale.


Domenica 25 settembre siamo stati al DIG Festival, a Modena per presentare il film Immoral Code.

Ne abbiamo poi discusso con Philip Di Salvo (direttivo DIG e ricercatore), Barbara Gallo (Archivio Disarmo - IRIAD) e Catherine Connolly (Automated Decision Research Manager per la campagna Stop Killer Robots).

24.05.2022 - E' finalmente disponibile in streaming gratuito il documentario esce Immoral Code, prodotto dalla campagna Stop Killer Robots.

Immoral Code riflette sull'impatto dei robot killer - armi autonome che si stanno diffondendo nel nostro mondo sempre più automatizzato - e si chiede se esistano delle situazioni in cui è moralmente e socialmente accettabile che a togliere la vita a un umano sia un robot in grado di prendere tale decisione autonomamente.


Governi e aziende private fanno a gara nella corsa allo sviluppo di armi autonome, mentre la finestra di tempo utile per definire delle regole si sta chiudendo. È necessario che la leadership politica prevenga le catastrofiche conseguenze dei sistemi d'arma autonomi.


Per vedere il documentario vai al sito immoralcode.io

18.05.2022 - Domani, giovedì 19 maggio, verrà presentato  in anteprima a Londra il documentario Immoral Code, prodotto dalla campagna Stop Killer Robots.

Immoral Code analizza e spiega l'impatto dei Killer Robots in un mondo sempre più automatizzato, in cui le macchine prendono decisioni su chi uccidere o cosa distruggere.


Processi decisioniali automatizzati vengono ormai introdotti in ogni ambito della società. Ma i pericoli di questi algoritmi sono molti, specialmente quando vengono applicati ai sistemi d'arma.


Le decisioni sulla vita e sulla morte non sono una scelta tra bianco e nero, acceso o spento, 1 o 0.  Ridurre anche queste decisioni estreme a processi automatizzati solleva molti problemi legali, etici, tecnici e di sicurezza.


Il film si chiede se esistano situazioni in cui è moralmente e socialmente accettabile togliere la vita a qualcuno e, cosa importante, se un computer sia in grado di fare questo stesso ragionamento.

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