DatiBeneComune

DATI BENE COMUNE

#DatiBeneComune è una campagna nata nel novembre 2020 per chiedere al Governo italiano di pubblicare in maniera aperta i dati sulla gestione della pandemia di COVID-19.


#DatiBeneComune ha raggiunto alcuni risultati importanti, seppur parziali, riuscendo però a imporre il tema dell’apertura dei dati nell’agenda politica.


Da maggio 2021, in collaborazione con l’Osservatorio Civico PNRR, chiediamo l’apertura di tutti i dati relativi al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e, più in generale, l’apertura di tutti i dati di pubblico interesse.

La campagna è stata accolta sin dall’inizio con entusiasmo da parte di esperti, organizzazioni, testate giornalistiche, che hanno aderito immediatamente all’iniziativa. Ad oggi, oltre 250 organizzazioni si sono ufficialmente unite all’iniziativa e circa 55.000 cittadini e cittadine hanno firmato la petizione connessa.


Liberiamoli tutti!

Liberiamoli tutti! è un'iniziativa promossa da Dati Bene Comune per individuare, ottenere, riformattare, pulire, documentare, pubblicare e diffondere dati di interesse pubblico.


I dati saranno "liberati" e resi disponibili tramite una newsletter a cadenza mensile.


Liberiamoli tutti! è aperta ad ogni contributo e chiunque può segnalare o proporre dei dati da liberare.



Per saperne di più, ricevere gratuitamente la newsletter o chiederci i dati che vorresti vedere liberati, clicca il pulsante qui sotto.

Liberiamoli tutti!

I dati che vorrei

A partire da febbraio 2022 DatiBeneComune ha cominciato a pubblicare i dossier “I dati che vorrei”, con il contributo di autorevoli esperti ed esperte di diverse realtà della società civile.


I dati che vorrei intende delineare le caratteristiche e le modalità di pubblicazione dei dati aperti del PNRR, in modo che le attività di monitoraggio civico siano rese possibili e chiede dunque che si passi finalmente dalla teoria alla pratica, dalle parole ai fatti, dalle buone intenzioni alla vera trasparenza e partecipazione. E con spirito costruttivo, collaborativo, partecipativo, suggerisce come farlo.


I dati che vorrei

NEWS

Nuova richiesta FOIA sui dati dei progetti e dei bandi di gara

07/02/2023



A due mesi dall’invio della lettera aperta #ItaliaDomaniDatiOggi, sottoscritta da 63 organizzazioni e reti civiche, non è stata ricevuta alcuna risposta, per questo ci è sembrato naturale aderire alla proposta di Fondazione Openpolis per l’invio di una nuova richiesta FOIA che riguarda i dati dei progetti e dei bandi di gara del PNRR.


Si tratta di un’azione che Openpolis ha già intrapreso in passato e che ha permesso di ottenere un primo importante rilascio di dati, anche se parziale. 


Questi gli elementi e le motivazioni che ci spingono ora a ricorrere ad un altro accesso ai dati:

  • le richieste corrispondono a degli obblighi di pubblicazione e di trasparenza previsti dalle norme, che oggi come allora sono rimasti disattesi;
  • la relazione al Parlamento relativa al secondo semestre 2022 non risulta ancora pubblicata;
  • i dati sull’avanzamento delle scadenze vengono pubblicati con grande ritardo e i documenti, in diversi casi, contraddicono le dichiarazioni del governo circa il raggiungimento degli obiettivi; 
  • i dati relativi ai progetti e ai bandi – gli unici in grado di restituire evidenze oggettive sul reale stato di attuazione del Piano – risalgono al 2021;
  • le dichiarazioni dei rappresentanti politici riguardo le ipotesi di modifica, riformulazione e riorganizzazione del Piano si svolgono in totale assenza di informazioni aggiornate e affidabili sullo stato dell’arte e quindi senza un’evidenza pubblica delle criticità che quelle modifiche dovrebbero risolvere e che invece potrebbero rischiare di aggravare.

 

Senza dati aggiornati e affidabili assistiamo impotenti alla corsa di un treno che non avanza e che quando dà l’impressione di accelerare rischia di deragliare.

Per non sprecare una grande occasione, in buona parte già compromessa, e per salvare il salvabile, è indispensabile e urgente informazione, coinvolgimento e partecipazione.

La trasparenza e la disponibilità dei dati sono la condizione per garantire a cittadini e cittadine la possibilità di promuovere il dibattito ed esercitare il controllo civico, intervenire per scongiurare sprechi e decisioni sbagliate su un piano che avrà un impatto decisivo sul futuro del nostro Paese. 


#ItaliaDomaniDatiOggi. Non possiamo più attendere.

Chiediamo al Governo di ripristinare l’aggiornamento giornaliero dei dati COVID-19


04/11/2022


Il 28 ottobre del 2022 il Ministero della Salute ha annunciato che la diffusione del bollettino sulla situazione Covid-19 in Italia proseguirà a cadenza settimanale, ogni venerdì.


Pertanto quella pagina, a tre colori, con i numeri sulla pandemia non verrà più diffusa giornalmente.

E fin qui, per quanto ci riguarda, nulla da ridire. Ma in modo inspiegabile dal 30 ottobre del 2022 non sono più aggiornati anche i dati che istituti di ricerca, analisti, giornalisti, studenti, aziende, sviluppatori e le persone usano da marzo del 2020 per leggere la pandemia, analizzarla, comprenderla, raccontarla e anche combatterla.


Finché si tratta di comunicazione istituzionale, possiamo comprendere la volontà del nuovo esecutivo di diluire la cadenza delle informative, ma i dati grezzi non dovrebbero assolutamente subire lo stesso destino: sono serviti e possono servire tutt’ora a rendere più efficace il contrasto alla pandemia, creando un virtuoso processo di collaborazione tra società civile e istituzioni.


La pubblicazione dei dati Covid in formato aperto era stata salutata come una best practice, atipica per l’Italia, e che per questo ha potuto godere del plauso della comunità nazionale ed internazionale, come dimostra ad esempio l’interesse raccolto in sede di Open Government Partnership.


[Continua a leggere il comunicato]



Comunicato stampa congiunto Uaar e #datibenecomune - 9/6/2022


Un milione di studenti dice no alla religione cattolica.
I dati ministeriali sull'insegnamento della reliogione (Irc) sono stati finalmente liberati.

Grazie a una richiesta di accesso civico generalizzato, Uaar e #datibenecomune hanno avuto la possibilità di esaminare per la prima volta i dati relativi alla scelta dell’Irc raccolti dal Ministero dell’Istruzione. Le cifre, nonostante qualche imperfezione, forniscono una prima fotografia del fenomeno in Italia e sono ora a disposizione di tutti.



Share by: